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Dopo il botta e risposta a colpi di Tweet su Sanremo, Salvini si esprime così sulla Isoardi

Sanremo è finito da 2 giorni, ma ancora la vittoria di Mahmood pare far discutere. Il giovane ragazzo con la sua canzone “Soldi” è rimasto al centro di una controversia, meno canora e più politica.

Insomma ad aprire le porte, a questo tipo di impasse, sembrano essere stati i numerosi tweet, postati specialmente da gente famosa, che in qualche metodo ha sottolineato l’origine del giovane Alessandro Mahmood, nato a Milano nel 1993, da mamma sarda e papà egiziano.

Difatti proprio dopo la proclamazione sul palco dell’Ariston del vincitore della 69° edizione del festival di Sanremo, come conosciamo, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini ha postato un tweet, manifestando il suo disappunto per il vincitore.

Un messaggio che per tanti nascondeva una critica, non parecchio alla canzone quanto alle origini del giovane cantante assai apprezzato dai giovani italiani.

Ma non è stato l’unico a commentare la vittoria su internet, difatti, qualche minuto dopo, la sua ex compagna, la Isoardi, ha pubblicato un post, che a tanti è sembrato essere, non soltanto un parere personale, ma anche una sorta di “controbattuta” al vicepremier.

Elisa Isoardi, difatti ha scritto “Mahmood ha appena vinto il festival di Sanremo. La dimostrazione che l’incontro di culture diverse genera bellezza”

Il commento ha ricevuto tante interazioni su internet, fra evidentemente chi ha apprezzato e chi piuttosto no. Ma quasi da tutti è stato letto come una sorta di risposta al tweet di Salvini, che però su internet non ha controbattuto.

È però in un’intervista sul quotidiano La Stampa, dell’11 febbraio, a cura di Michela Tamburrino, che sulla Isoardi, il vice premier si esprime velatamente cosi: “Non commento. Ho 46 anni e non commento. Che questo ragazzo, per il quale mi sono sentito in torto molto da chiamarlo sia stato usato dalla sinistra, ci sta. Chi mi conosce dovrebbe esaminare un rispettoso silenzio”.

E sulla chiamata a Mahmood ha precisato “Mi sono fatto dare il numero di telefono e ho chiamato Mahmood. È un ragazzo di vent’anni, comincia adesso, mi sono informato sul suo percorso artistico e gli ho voluto dire direttamente che si deve godere la vittoria e che sono contento per lui”

Ed poi sempre in questa intervista ha precisato su Mahmood: “È un ragazzo italiano che suo malgrado è stato eletto a simbolo dell’integrazione ma lui non si deve integrare, è nato a Milano. Lo hanno messo al centro di una storia che non gli appartiene”.

Piuttosto è notevolmente critico con la giuria, si scaglia apertamente contro i giurati del Festival commentando così “Sanremo deciso da un salotto radical chic”.

Insomma chissà se questa querela finisce qui oppure dobbiamo sentirne delle altre.

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