Il significato della smorfia napoletana
Il termine smorfia è legato sicuramente a Morfeo, Dio del sonno nell’antica Grecia. Prima di essere trascritta in un libro, la corrispondenza fra cose e numeri veniva tramandata oralmente. L’abitudine di collegare il numero a un disegno deriva, invece, dalla necessità di rendere le informazioni accessibili anche agli analfabeti. Pochi sanno che di smorfie ne esistono molte in Italia: c’è la smorfia siciliana, la smorfia marchigiana e la smorfia romagnola. Ma la più diffusa è sicuramente la smorfia napoletana. Basta dire Smorfia e automaticamente il nostro pensiero corre alla città partenopea. Un altro vincolo molto forte e unanimemente riconosciuto è fra i napoletani ed il gioco del lotto.
I novanta numeri della Smorfia
I numeri della smorfia napoletana sono 90 e derivano da quelli del lotto. Checché si pensi, il gioco del lotto non nasce a Napoli, bensì a Genova nel 1539 e solo 2 secoli dopo fu legalizzato in tutti gli stati italiani, fra i quali anche il Regno di Napoli. Essendosi integrato così a fondo nella cultura popolare partenopea, sono in molti a pensare che l’attività di giocare i numeri al lotto sia nata all’ombra del Vesuvio. È invece vero che giocare al gioco della tombola, nello specifico nel periodo di Natale, fu un’invenzione tutta napoletana.
Interpretazione dei sogni, numeri e gioco del lotto
Sognare, interpretare e perciò associare un numero compreso tra 1 e 90 è un’abitudine diffusa fra i giocatori del lotto. Una pratica che ha una lunga tradizione e di cui se ne trovano riferimenti in tutta la cultura partenopea: dal teatro del grandissimo Eduardo De Filippo ai famosi sketch di Massimo Troisi – che chiamò il suo trio di cabarettisti, formato con Lello Arena ed Enzo Decaro, proprio La Smorfia -, fino ai film di Totò, dove celebre è la scena di Totò e Peppino divisi a Berlino (1961), in cui la zia monaca suggeriva i numeri da giocare, nel momento in cui un giudice per accertarsi che Antonio La Puzza fosse davvero napoletano, lo interroga sulla Smorfia.
Significato di certuni numeri nella Smorfia Napoletana
Fra i più conosciuti abbinamenti della smorfia ricordiamo: il 48, deceduto che parla; il 77, le gambe delle donne; il 25, il Natale; il 90, la paura. E, ancora, il 33, gli anni di Cristo. Il verbo giocare normalmente corrisponde al 79, ma cambia notevolmente a seconda di quel che si sogna: il giocare ai cavalli diventa 81, sognare di giocare al lotto è equivalente a 33, mentre giocare una partita di calcio fa 50, a carte 17 mentre il gioco degli scacchi fa 22. Un altro verbo assai comune, mangiare, varia anch’esso a seconda che si mangia con le mani, 72, a sazietà, tre, che si mangino verdure, 40, dolci, 19, frutta, 56, o ci si ingozzi troppo, 74. E ancora, mangiare dei cibi preparati da noi stessi fa 67, il pesce è 63, mangiare animali vivi fa 27. Stessa cosa per il verbo camminare: in discesa fa 13, in salita 15, camminare lentamente fa diciotto nel momento in cui correre fa 31. Camminare con una donna fa 9, farlo di notte equivale al numero 30 o all’88. Un altro esempio è il verbo parlare: se si parla con gli animali il numero da giocare è 44, con una donna è 67, con un amico 61, se si sogna di parlare a voce alta il numero vincente sarà (probabilmente) il cinque mentre parlare a bassa voce corrisponde al numero 27.
I sogni più comuni e la Smorfia
Un sogno ricorrente in moltissime persone è quello di incontrare uno o più serpenti. Il serpente ha significati notevolmente differenti nella smorfia napoletana. Sognare il denaro può avere valenza sia negativa che positiva. L’interpretazione dipende dal contesto: se si sogna di trovare o perdere soldi il numero da giocare al lotto secondo la smorfia è il 51. Sognare i topi, che rappresentano una delle paure più comuni, come i serpenti, può essere anch’essa una spia di repressioni sessuali. In questo caso la smorfia suggerisce il numero 11. Ricorrenti sono i sogni sui denti (numeri 16 e 36), il cadere (numeri diciotto, 27 e 51), la morte (21 e 66). Sognare una tavola imbandita, una cena con gli amici o una grossa mangiata (oppure, ampliandone il senso, una cucina ricca di vettovaglie), corrisponde al numero 82.