In provincia di Reggio Emilia, il terremoto aveva reso inagibili 2 asili. Al loro posto a Guastalla è stato costruito un asilo avveniristico e eco sostenibile grazie alla regione e alla solidarietà, ed è considerato l’asilo più bello del mondo.
L’edificio è stato progettato dall’architetto Mario Cucinella.
Quando vi fu il terremoto nel maggio del 2012, i due asili del comune che comprendeva 15000 residenti erano stati danneggiati gravemente, divenendo inutilizzabili per la comunità. Per questo è stato necessario realizzare una struttura completamente nuova.
L’asilo Cucinella può ospitare 120 bambini. La struttura ha dei soffitti molto alti a forma di ventre di balena, e le pareti sono in vetro, quindi si ha la sensazione di trovarsi sempre in giardino.
Alla sua realizzazione hanno partecipato le maestre e i pedagogisti che seguiranno i piccoli ospiti nell’asilo.
L’asilo è stato costruito in 15 mesi, ed è eco sostenibile. Infatti esso produce il 45% del fabbisogno di energia elettrica e termica, necessarie per riscaldare le aule e rinfrescare l’acqua, grazie ai pannelli fotovoltaici e un sistema per il recupero dell’acqua piovana. In questo modo vi è un taglio dei consumi del 55%.
Solo le fondamenta sono in cemento, il resto della struttura è completamente di vetro e legno, con le pareti a scivolo, che si possono convertire in giochi per bambini, creando una continuità tra interno ed esterno.
Il costo della struttura ammonta a 3,2 milioni di euro e i fondi per la costruzione sono stati ripartiti così:
– 750mila euro sono stati stanziati dalla Regione Emilia Romagna
– 250mila euro sono stati raccolti grazie al concerto, per la raccolta fondi per il terremoto, organizzato a Campovolo di Reggio Emilia
– 850mila euro sono provenuti dagli italiani grazie agli sms solidali
– i restanti 1,3milioni di euro li ha erogati il Comune di Guastalla. Questa voce di spesa, indubbiamente onerosa, ha costretto la giunta comunale a bloccare gli stanziamenti sul resto degli investimenti, per scongiurare lo sforamento del tetto di spesa imposto dal patto di stabilità agli enti locali. Il sindaco però rivendica fieramente il progetto dicendo di non esserne pentita.
Per tre anni i bambini sono stati costretti ad andare all’asilo in dei container, un disagio che giustifica ulteriormente l’esborso.
Inoltre, l’azienda che fornisce il personale ai nidi comunali, l’Azienda Servizi Bassa Reggiana, partecipata del Comune, si è recentemente aggiudicata un bando europeo di 450mila euro, in collaborazione con la prestigiosa Università di Cambridge. I responsabili dichiarano che saranno in grado di presentare un progetto, con i fondi del bando, al Parlamento Europeo nel 2017. Uno studio sull’armonizzazione della struttura e ricerca di materiali compatibili con le esigenze didattiche.
Questo investimento valorizza i bambini e l’importanza delle scuole e dell’educazione, ed è una risposta forte ad un paese che da tempo dà poca importanza a questi elementi.
Il sindaco di Guastalla ha giustamente dichiarato al Fatto quotidiano: “I servizi per l’infanzia sono fondamentali per una comunità: quando c’è un buon nido a disposizione i genitori si sentono più tranquilli, il che si riflette anche sul lavoro. In Italia, ad esempio, molte donne rimangono a casa proprio perché non sanno a chi affidare i figli: una buona struttura comunale è un’ottima soluzione.”